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Da redazione,

"La consigliera Campese sulla Gazzetta ha centrato uno dei tanti punti di questa incredibile vicenda ambiental-occupazional-urbanistica che da mesi (forse anni) è in corso a Barletta". Così Andrea Camaiora, portavoce di Timac Agro Italia. "Da parte nostra - prosegue - non ci permetteremo di cavalcare la questione occupazionale e tantomeno di mettere sullo stesso piano ambiente e posti di lavoro, anche se appare lunare che un dibattito pubblico che affronti il rapporto tra imprese e città ignori la questione lavoro e altrettanto lunare che a sottovalutare l'impatto di una crisi economica sia un sindaco che per formazione culturale di sinistra dovrebbe essere attento al tema del lavoro. Ma andiamo oltre. Timac ha inteso costruire un rapporto aperto, veritiero e leale nei confronti degli enti locali, in primis del primo cittadino di Barletta, evitando sempre le polemiche".

E poi: "Ma - come sottolinea la consigliera Campese - se c'è trasparenza nel percorso intrapreso dal comune di Barletta nessuno se ne è accorto e Cascella non può pretendere dai suoi interlocutori la pazienza di Giobbe. È noto che il processo di bonifica, è stato proposto da Timac agli enti locali da molto tempo. Sul suolo, attraverso 600 mila euro spesi dall'azienda per le Miso, è già avviato. Sulla falda, attende solo un via libera definitivo. Per non parlare dello studio idrogeologico, che è stato realizzato volontariamente da Timac a proprie spese e presentato alla cittadinanza alcune settimane fa come un successo del sindaco. Un bel tacer non fu mai scritto, ma questa volta scriviamolo".

Conclusione: "Sia fatta chiarezza una volta per tutti: se inerzia c'è stata non è stata di Timac. È sempre per fare chiarezza: non saranno più ammesse senza reazioni perdite di tempo o speculazioni, di qualunque genere. Si può avere un problema politico a tenere in piedi la propria maggioranza ma occorre badare prima di tutto a tenere insieme il tessuto sociale di una comunità. Come? Non mandando a spigolare i lavoratori (che sono padri di famiglia), le aziende e i comitati, ma cercando di comporre la società con l'obiettivo di assicurare diritto alla salute, diritto al lavoro e tutela dell'ambiente. Noi, come scrivemmo a novembre sulla Gazzetta a Cascella, siamo disponibili a un confronto trasparente, leale ma soprattutto concreto".

Scarica l'allegato per leggere l'articolo completo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 4 luglio 2016.