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Da redazione,

Riapre lo stabilimento Timac di via Trani, per adempiere agli impegni assunti nel tavolo di lavoro con la procura coordinato dalla pm Curione e promosso dal sindaco Cannito il 20 luglio

“Abbiamo dato l’avvio alle ispezioni per la verifica della continuità dello strato argilloso tra ceneri di pirite e falda - si legge in un comunicato dell’azienda - e stiamo effettuando una triplice verifica: elettrica, sismico/fisica e infine 9 carotaggi. La fase dei sondaggi durerà circa quindici giorni e altrettanto sarà necessario per operare le elaborazioni scientifiche che ci consegneranno gli esiti, dunque, entro fine settembre”.  

“In parallelo - spiega ancora Timac - stiamo procedendo allo studio di fattibilità per operare il barrieramento idraulico del flusso di falda che proviene dall’esterno dello stabilimento. Tutto sarà pronto entro il 30 novembre, come da impegni assunti in procura, di fronte alla dottoressa Curione, anche se l’azienda sta operando con sollecitudine per anticipare se possibile la scadenza fissata".

“Frattanto - prosegue la nota Timac - hanno trovato reimpiego i primissimi lavoratori che sono impegnati nel supportare le verifiche geofisiche e nel controllare il perfetto funzionamento dei macchinari dello stabilimento dopo il blocco di tre mesi delle attività. Iniziamo con la manutenzione degli impianti e speriamo di poter ripartire il prima possibile, progressivamente, tra settembre e ottobre. Non sarà facile. Lo stabilimento è rimasto chiuso tre mesi e molto dipenderà dal mercato e dunque dagli ordini che giungeranno. Per questo, in accordo con sindacati e parti sociali, sta per essere avviato l’iter finalizzato alla procedura di cassa integrazione ordinaria e in parallelo c’è lo sforzo di tutta la società, se ci saranno le condizioni, a riportare nel più breve tempo possibile lo stabilimento di via Trani a piena occupazione”.

 

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