Accordo italo-francese tra big per migliorare la produzione del pomodoro da industria italiano e per ampliare i margini di guadagno delle aziende agricole. Con la partnership tra Timac Agro Italia - che fa capo alla multinazionale francese Roullier -, il Consorzio agrario di Cremona e il Consorzio Casalasco del pomodoro, quartiere generale a Rivarolo del Re, sempre in provincia di Cremona, si aprono nuove frontiere per l’innovazione del settore, con una partnership tecnologica per una produzione di avanguardia capace di aumentare la resa delle coltivazioni. L’intesa prevede lo sviluppo di nuovi fertilizzanti per aumentare nei campi la produttività e la qualità e per garantire contemporaneamente agli imprenditori agricoli una maggiore redditività.
Il Consorzio Casalasco è il più grande produttore di pomodoro da industria in Italia, presente sul mercato con grandi brand come Pomì e De Rica. Nato nel 1977, oggi associa 370 aziende agricole, tra Mantova, Cremona, Parma e Piacenza per un totale di 7mila ettari coltivati. Con tre impianti di trasformazione e con oltre 550mila tonnellate di pomodoro fresco lavorato ogni anno, rappresenta la più importante realtà del settore del Paese. Timac Agro Italia è invece una delle aziende della holding Group Roullier Zone Italie, braccio italiano della multinazionale d’oltralpe che opera nel campo dei fertilizzanti, degli integratori alimentari per la zootecnia e del food: un colosso che con oltre 8mila dipendenti e 70 stabilimenti a livello internazionale fattura più di 3,2 miliardi di euro all’anno.
Con l’accordo, Timac Agro Italia, che fornisce assistenza tecnica agli imprenditori agricoli attraverso la consulenza di uno staff di 150 agronomi dislocati sul territorio nazionale, metterà a disposizione dei due consorzi il centro di ricerca francese di Roullier, la più grande struttura privata in Europa per l’innovazione nel campo della nutrizione: occupa 150 ricercatori ed è nata due anni fa concentrando tutte le competenze sviluppate nel corso del tempo dal gigante francese. La partnership, come spiega Paolo Voltini, presidente del Consorzio Casalasco e del Consorzio agrario di Cremona, chiama in causa «l’impegno di tutta la filiera per dare una risposta positiva alla necessità dei soci di disporre di prodotti e linee tecniche all’avanguardia». L’obiettivo è il miglioramento quantitativo e qualitativo delle coltivazioni nel rispetto dell’ambiente e di una produzione sostenibile, primo passo, prosegue Voltini, «di un percorso di collaborazione strategica con partner qualificati per ottenere concrete risposte nei campi».
Qui per leggere l'articolo pubblicato dal Sole 24 Ore il 16 gennaio 2018