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Da redazione,

Timac Agro Italia, filiale di Groupe Roullier, multinazionale leader nel settore della nutrizione vegetale (presente in Italia con stabilimenti a Ripalta Arpina (CR) e a Barletta (BAT)), ha pubblicato per il terzo anno consecutivo il proprio Bilancio di Sostenibilità. L’obiettivo è quello di illustrare i risultati ottenuti dall’azienda nella promozione di uno sviluppo sostenibile, cioè di un’attività imprenditoriale capace di creare valore nella piena salvaguardia dell’ambiente, del territorio e dell’ecosistema circostante, all’interno di un contesto di lavoro confortevole e positivo, condiviso con tutti gli stakeholder.

Nel corso degli ultimi tre anni, Timac Agro Italia ha consolidato gli impegni precedentemente assunti verso il raggiungimento di unasostenibilità sociale e ambientale, che è passata attraverso l’innovazione in macchinari e in strumentazioni per oltre due milioni di euro.

Il percorso di sostenibilità è stato rafforzato da un’intensa attività di ricerca a innovazione. Timac Agro Italia – guidata dall’AD Pierluigi Sassi – può contare sul costante impegno dei propri team di ricerca, che lavorano in stretta collaborazione con il Centro Mondiale dell’Innovazione, sito in Saint-Malo (Francia), il più grande centro privato dedicato alla nutrizione, nonché conuniversità ed enti di ricerca di vari Paesi nel mondo. Punto di riferimento imprescindibile dell’attività di Timac Agro Italia è il concetto di fertilizzazione sostenibile: i fertilizzanti sono realizzati in modo che i loro elementi minerali siano interamente assorbiti dalle radici riducendo l’accumulo nel suolo, determinando al contempo un incremento significativo della quantità e qualità delle produzioni. Fra le maggiori innovazioni la molecola Top-Phos, che rende il fosforo presente nei fertilizzanti completamente assimilabile dalla pianta.

Nell’ultimo triennio Timac ha anche stabilito collaborazioni e partenariati con alcuni tra i principali player del settore agroalimentare italiano, con l’obiettivo di rafforzare la sostenibilità nei processi aziendali e lungo la filiera: Cooperativa Produttori Bieticoli (Coprob), Bonifiche Ferraresi, Consorzio Casalasco del Pomodoro, Fondazione per L’Agricoltura Fratelli Navarra, Unione Nazionale Contoterzisti Agro-meccanici e industriali (U.N.C.A.I.), Federbio e Agrisfera.

Timac Agro Italia e il Gruppo Roullier dedicano particolare attenzione alla valorizzazione e alla qualità della vita e del lavoro delle proprie risorse umane. Ciò è stato confermato dall’assegnazione, per due anni consecutivi, del prestigioso premio “Best Workplace” 2016 e 2017, conferito a Timac Agro Italia insieme ad altre aziende come American Express e Jaguar Land Rover.

A ciò si aggiunge il rinnovo degli uffici della sede di Ripalta Arpina, un progetto guidato dalla volontà di ridisegnare architettonicamente l’edificio e gli spazi comuni, allo scopo di integrarlo nella natura circostante del parco Adda Sud, avvicinando le persone e l’ambiente all’interno di un luogo accogliente e naturale, ricco di piante e di colori tenui, che favoriscono il pensiero e la collaborazione tra le persone.

Lo stabilimento produttivo di Barletta è stato al centro di particolare attenzione. Le azioni portate avanti sul territorio pugliese hanno previsto, tra le altre cose: valutazioni di ogni possibile impatto dell’attività dell’azienda sul tessuto urbano circostante, apertura e dialogo nei confronti delle autorità, rilievi periodici di tutti i parametri condivisi con Arpa, completamento delle opere di messa in sicurezza dello stabilimento, investimenti importanti sulla sostenibilità. Gli investimenti e gli adempimenti posti in essere da Timac Agro hanno trovato riconoscimento nella decisione, lo scorso marzo, della procura di Trani di disporre il dissequestro dello stabilimento di Barletta (che aveva cessato la propria attività nel maggio 2018). Il provvedimento ha riconosciuto, da un lato, l’assenza di responsabilità da parte della società nell’inquinamento atmosferico dell’area e, dall’altro, la realizzazione di efficaci attività di messa in sicurezza operativa di suolo e falda da parte dell’azienda, in conformità a quanto disposto in sede di conferenza di servizi. La revoca ha perciò comportato la piena riabilitazione dello stabilimento produttivo, ora in grado di rispondere pienamente alle esigenze del mercato. Tale risultato è stato possibile grazie alla condivisione di uno straordinario senso di responsabilità collettivo.

Ma quello dello sviluppo sostenibile è un valore che Timac Agro Italia vuole trasmettere anche ai giovani. Per questo, da anni l’azienda è impegnata nella realizzazione di progetti formativi e di inserimento professionale che coinvolgono sia agli istituti scolastici, con l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro che coinvolgono numerose classi di istituti prossimi agli stabilimenti produttivi, sia le università, con l’attivazione di tirocini curriculari. Inoltre, il gruppo apre periodicamente le sue porte agli studenti di scuole medie e superiori e di università, attraverso visite guidate ai propri stabilimenti (nell’ultimo triennio sono stati coinvolti oltre 1.000 studenti provenienti da 18 scuole di tutto il territorio nazionale). Timac, infine, investe sui giovani per crescere una generazione di cittadini del mondo, attraverso una collaborazione con la Fondazione Intercultura Onlus e il conferimento di borse di studio per la promozione di scambi interculturali.

Il Bilancio di Sostenibilità, elaborato sulla base degli standard internazionali del Global Reporting Initiative (GRI), esamina l’allineamento ai quattro obiettivi selezionati dall'azienda tra quelli individuati dall’Onu nell’agenda 2030: fame zero; lavoro dignitoso e crescita economica; industria, innovazione e infrastruttura; consumo e produzione responsabile. Per ciascun obiettivo sono analizzati in maniera precisa e dettagliata i loro contenuti, le attività realizzate da Timac per il loro raggiungimento e gli impegni per il futuro.

 

Sfoglia il bilancio 2017-2019 direttamente su ISSUU 

Da redazione,

Una partnership all’insegna dell’innovazione e della promozione del biologico tra due player del settore agroalimentare: FederBio, Federazione nazionale di organizzazioni fondata nel 1992 con l’obiettivo di tutelare e favorire lo sviluppo di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, e Groupe Roullier Zone Italie, holding Italiana del Gruppo Roullier, leader mondiale nel campo della nutrizione vegetale e animale con oltre 3,2 miliardi di euro di fatturato e 8.000 dipendenti.

Sulla base dell’accordo strategico, Groupe Roullier (con i suoi marchi Timac Agro Italia e Timazootec) e FederBio collaboreranno per promuovere la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni, con l’obiettivo di migliorare la produttività e la competitività delle aziende agricole e zootecniche attive nel settore. In questa sfida, il Gruppo Roullier si avvarrà delle innovazioni derivanti dall’attività del Centro Mondiale dell’Innovazione, il più grande centro di ricerche privato d’Europa dedicato alla nutrizione, inaugurato dal gruppo francese a Saint-Malo nel 2016.

L’accordo prevede, inoltre, la messa a punto di un’attività formativa specifica e certificata, curata da FederBio attraverso la sua Accademia Bio, dedicata agli esperti di Timac Agro Italia e Timazootec. Grazie a quest’iniziativa particolarmente innovativa per il settore, i tecnici del Gruppo Roullier potranno assicurare l’assistenza nutrizionale più qualificata anche alle aziende agricole che operano in regime di biologico.

“Siamo lieti – dichiara Pierluigi Sassi, vicepresidente di Groupe Roullier Zone Italie – di poter contribuire con il supporto di FederBio allo sviluppo dell’agricoltura biologica, un settore sempre più strategico per l’agroalimentare italiano e sempre più apprezzato dai consumatori. Il protocollo che abbiamo siglato impegna il Gruppo Roullier a presentare nel più breve tempo possibile al mercato italiano le soluzioni più innovative, capaci di coniugare i valori del biologico con le aspettative produttive degli operatori, fornendo così nuovi strumenti per affrontare questa nuova sfida per le filiere agroalimentari: il Bio come fenomeno di massa”.

“Siamo soddisfatti di aver avviato questa importante collaborazione con un’azienda di rilievo internazionale come Groupe Roullier Zone Italie che ha deciso di investire in maniera significativa nel biologico. Metteremo a disposizione tutto il nostro know how per supportare efficacemente i suoi tecnici nello sviluppo di soluzioni innovative tese a ottimizzare la produttività e competitività delle aziende agricole e zootecniche attive nel settore, con assoluto rispetto anzitutto dei principi fissati nella normativa europea dell’agricoltura biologica e dell’approccio agroecologico che ne è alla base”, ha commentato Paolo Carnemolla, Presidente FederBio.

 

"Biologica e hitech: Federbio e Groupe Roullier portano l’innovazione nei campi". Clicca qui per leggere l'articolo del Sole 24 Ore