Una partnership tecnologica per migliorare la produzione di zucchero e aumentare i margini di redditività dei bieticoltori. Protagonisti dell’accordo due big dell’agroalimentare, Timac Agro Italia, della multinazionale francese Roullier, e Coprob, la cooperativa di Minerbio, nel Bolognese, che con 284mila tonnellate di zucchero all’anno, pari a una quota del 56% della produzione nazionale, rappresenta il maggior produttore in Italia del settore bieticolo-saccarifero.
L’accordo ha una durata di tre anni e sancisce la collaborazione tra la cooperativa e il centro di ricerche del gruppo francese – il più grande centro privato d’Europa dedicato alla nutrizione – per l’incremento delle performance produttive e qualitative della barbabietola da zucchero e della sua trasformazione industriale.
«Il centro, per l’innovazione nel settore della nutrizione vegetale e animale, è stato inaugurato due anni fa e occupa 150 ricercatori», spiega Pierluigi Sassi, amministratore delegato di Group Roullier Zone Italie, la holding che è il braccio italiano del gruppo d’oltralpe e che opera nel campo dei fertilizzanti, degli integratori alimentari per la zootecnia e del food. «Al suo interno – prosegue Sassi – sono state concentrate tutte le competenze sviluppate dal gruppo nell’innovazione e con la partnership puntiamo a sviluppare nuovi prodotti fertilizzanti maggiormente adeguati alle esigenze delle imprese che fanno capo a Coprob».
Esigenze che partono dai campi, con l’assistenza tecnica agli imprenditori agricoli garantita dai 150 agronomi di Timac Agro Italia, una delle aziende della holding, per una produzione di avanguardia capace di aumentare la resa delle coltivazioni. Coprob Italia associa 5.700 aziende agricole tra Emilia Romagna e Marche. Con un bacino bieticolo di 36mila ettari e un fatturato superiore ai 200 milioni, occupa 270 addetti ai quali si aggiungono ogni anno circa 300 lavoratori stagionali. Oltre all’impianto di Minerbio, dove è dislocato il quartiere generale, può contare anche su un secondo stabilimento che a Pontelongo, in provincia di Padova, serve l’area del Veneto.
«I cambiamenti climatici in atto – dice Claudio Gallerani, presidente di Coprob – rendono necessaria e urgente l’accelerazione della ricerca per consentire ai bieticoltori di avere un’alta produttività e di conseguenza una buona redditività. L’accordo con Timac Agro Italia e con il gruppo Roullier è una grande occasione per la bieticoltura italiana per fare un salto di qualità». La multinazionale francese opera nel settore dei concimi, della zootecnia e dell’alimentazione. Fondata alla fine degli anni Cinquanta, oggi (con 8mila dipendenti) dispone di 70 stabilimenti nel mondo e fattura oltre 3,2 miliardi di euro.
Qui per leggere l'articolo pubblicato dal Sole 24 Ore il 2 gennaio 2018