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Da redazione,

Giovedì 26 settembre, presso la “Sala Rossa” del Castello di Barletta, si è tenuto il convegno “Autunno, la stagione della nutrizione”, promosso da Timac Agro Italia. All’incontro sono intervenuti Pierluigi Sassi (amministratore delegato Timac), Michele Piazzolla (presidente sezione Confindustria BAT), Laura De Gara (Università Campus Bio-Medico di Roma) e José Garcia Mina (Universidad De Navarra e vice presidente della Società mondiale delle “Sostanze umiche”). Il confronto è stato condotto dal giornalista Antonio Pascale. All’iniziativa hanno partecipato oltre duecento distributori provenienti da tutte le regioni del Sud.

Pierluigi Sassi dichiara: “L’iniziativa promossa da Timac Agro – qualificata da importanti docenti universitari – ha un grande valore scientifico e abbiamo fortissimamente voluto organizzarlo in questa città, nel meraviglioso castello svevo, a poche centinaia di metri dal nostro stabilimento e dal porto, per confermare che siamo la presenza più rilevante nel settore dei fertilizzanti a Mezzogiorno e per porre al centro la città di Barletta che con la sua indiscutibile vocazione marinara e industriale, da un secolo e mezzo gioca un ruolo fondamentale nell’agricoltura di tutto il Sud e del bacino del Mediterraneo. Ruolo a volte trascurato inconsapevolmente ma che abbiamo invece il dovere di ricordare”.

All'evento hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere regionale Ruggiero Mennea - in rappresentanza del governatore Michele Emiliano -, il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, l’assessore Michele Ciniero, il presidente della Commissione Affari Sociali Riccardo Memeo e il consigliere Giuseppe Basile.
 

Da redazione,

Timac Agro Italia è tra le imprese motrici in grado di trainare la ripresa della Regione Puglia. A sostenerlo, in un approfondito intervento pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno, il professor Federico Pirro, docente di Storia dell'Industria e di Storia dell'Industria editoriale contemporanea nell'Università Aldo Moro di Bari.

Secondo il professore, è necessario smentire il pregiudizio secondo cui la Puglia sia “irrimediabilmente segnata dal sottosviluppo e da una desertificazione industriale, con il relativo collasso dell’apparato di produzione manufatturiera”. La Puglia infatti, come ricorda Pirro, è divenuta ormai una delle maggiori aree economiche del Paese. Nel 2016 è risultata la terza regione del Sud, dopo Campania e Sicilia, per il Pil, pari a 70,8 miliardi e valore aggiunto del totale delle attività economiche (65 miliardi), risultando la nona in Italia per gli stessi indicatori. Nel 2015 – considerando gli ultimi dati consultabili - la Puglia è stata la 4° nel Paese per il valore aggiunto dell’agricoltura e l’8° per quello del settore industriale.

Nell’articolo sono passati in rassegna tutti i principali siti produttivi del territorio: dall’acciaio all’agroalimentare, dall’aerospazio all’automotive, dalla chimica di base all’Ict. Tra questi emerge - al fianco di Ilva, FPT, Princess Mitsubishi e Leonardo -  Timac Agro Italia.

L’azienda, che dal 1991 produce e commercializza fertilizzanti, fa capo alla multinazionale francese Roullier. Nel suo stabilimento produttivo a Barletta dà lavoro a 268 persone. Fiore all’occhiello dell’attività di Timac Agro Italia è il concetto di fertilizzazione sostenibile, realizzato in modo che gli elementi minerali siano interamente assorbiti dalle radici senza rimanere nel suolo e quindi senza produrre inquinamento.

Insomma in Puglia la ripresa c’è, anche grazie agli investimenti internazionali che hanno creato decine di migliaia di posti di lavoro. E Timac ne è protagonista attiva.

Da redazione,

Timac Agro Italia, azienda leader nel settore dei fertilizzanti con sede a Barletta e Ripalta Arpina, ha ottenuto il riconoscimento “Best International Client Award” da parte di Lloyd’s Register Quality Assurance, uno dei più importanti enti di certificazione di qualità a livello mondiale, nei settori “qualità” e “ambiente”.

Il riconoscimento è stato attribuito all’azienda di Groupe Roullier Zone Italie in virtù del “costante impegno nell’integrazione, nella strategia aziendale, dei principi di sostenibilità e nel darne continuo riscontro agli stakeholder in modo trasparente e non autoreferenziale”.

L’attestato riconosce, inoltre, a Timac Agro Italia di aver attuato con successo, all’interno del proprio sistema produttivo, due tra le più significative certificazioni internazionali: la ISO 9001:201, che dimostra che il sistema di gestione della qualità dell’impresa è conforme a uno standard di eccellenza, e la ISO 14001:201, che attesta che l’azienda ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e ne ricerca sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. 

Il riconoscimento è stato negli anni attribuito ad altre aziende come Astaldi, Bridgestone e General Electric. 

Siamo molto soddisfatti che l’impegno di Timac Agro Italia verso una produzione di qualità e rispettosa dell’ambiente sia riconosciuto a livello internazionale con un’attestazione così prestigiosa – dichiara Pierluigi Sassi, amministratore delegato di Groupe Roullier Zone Italie – Un impegno nel quale sono gli stessi lavoratori a riconoscersi in prima persona, come confermato dall’ultimo Bilancio di Sostenibilità. Il premio è dunque un ulteriore stimolo a proseguire in questa direzione, nel segno dell’innovazione, della qualità e del rispetto per l’ambiente”.  

 

Scarica l'allegato per leggere l'articolo completo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 21 dicembre 2012