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Da redazione,

«Non siamo noi ad inquinare: i dati parlano chiaro, così come è evidente il nostro impegno nel potenziare la messa in sicurezza del sito. Piuttosto, ad oggi, non si va ancora alla ricerca delle fonti d’inquinamento e i veri responsabili, tenendo conto che la nostra non è l’unica fabbrica nella zona industriale di via Trani». Questo in sintesi il messaggio lanciato nuovamente dai vertici dello stabilimento della Timac Agro Italia di via Trani in una conferenza stampa nel corso del quale l’azienda, non senza soddisfazione, ha annunciato l’ulteriore potenziamento della messa in sicurezza della falda acquifera. Che non è più un punto di pompaggio, ma tre, e un nuovo e più moderno sistema di trattamento delle acque, tutto reso possibile con il via libera concesso dagli enti locali in una recente Conferenza di servizi. Il nuovo meccanismo di pump and treat sarà vigilato da Arpa con periodici campionamenti di verifica.

La conferenza è stata presieduta da: Andrea Camaiora (responsabile delle relazioni esterne dell’azienda), gli avvocati Matteo Benozzo e Francesco Salvi, Cédric Vienet (direttore dello stabilimento di Barletta) e Giuseppe Lombardi (responsabile ambientale dello stabilimento).

Dagli interventi è emerso che Timac va ottemperando completamente a quanto previsto dalla delibera regionale n. 206/2016 per la Miso falda, dopo aver già concluso da mesi quelli relativi alla Miso suolo definiti e approvati dalla Dd 329/2015. «Pertanto - ha ribadito Camaiora - Timac ha adempiuto a tutto quello che gli enti hanno previsto e richiesto all’azienda nell’iter di messa in sicurezza complessivo dello stabilimento di Barletta».

Nel loro intervento i legali di Timac, Benozzo e Salvi, hanno fatto riferimento ai dati pubblicati recentemente sul monitoraggio ambientale di Barletta. E cioè: «L’Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche nel suo ultimo report ribadisce ciò che diciamo da 444 giorni. Poiché non è stato possibile individuare l’identità dell’inquinatore, Irsa-Cnr suggerisce di allargare l’area oggetto del monitoraggio ambientale, perché non si può affermare il principio per il quale non conta chi inquina realmente ma chi, secondo alcuni, può permettersi il costo di risanare l’inquinamento prodotto da altri».

A riguardo dei risultati sugli ultimi accertamenti relativi all’impatto ambientale ha parlato l’ingegnere Cédric Vienet, direttore del locale stabilimento Timac, che ha sottolineato: «I rilievi svolti da Arpa Umbria per Arpa Puglia hanno confermato le nostre certezze sulle emissioni in atmosfera, riscontrando ad esempio per le tanto discusse polveri valori ben 200 volte inferiori ai limiti di legge». Si è parlato anche della problematica sul traffico veicolare da e per la Timac, oggetto di ulteriori accuse quali concausa di inquinamento atmosferico.

«I dati - ha chiarito, fornendo dati precisi, l’ingegnere Giuseppe Lombardi, responsabile ambientale dello stabilimento - dimostrano che anche l’impatto di Timac sul traffico di via Trani è irrilevante. Dal monitoraggio sulla mobilità urbana di Barletta, resi noti alcune settimane fa, emerge che su via Trani si registra, tra entrata e uscita, un totale di 17.625 passaggi giornalieri, di cui 1.447 di mezzi pesanti. A pieno regime produttivo, infatti, tra ingresso e uscita, Timac induce un traffico complessivo di mezzi pesanti pari mediamente a 25 automezzi al giorno». «Pertanto - ha ribadito Lombardi - l’impatto del traffico di mezzi pesanti indotti dalla Timac rispetto al totale riportato nello studio è circa dell’1,83% dei mezzi pesanti complessivi, pari allo 0,15% rispetto al totale dei transiti. Stranamente, però, la presenza di mezzi pesanti è stata associata solo a due aziende, tra cui Timac, mentre non si è parlato affatto delle consistenti movimentazioni logistiche prodotte da centri commerciali o da altre numerose aziende presenti nell’area industriale di via Trani».

Lombardi ha poi concluso con l’illustrare gli ultimi risultati nella riduzione del consumo idrico: «Nell’ormai propria ottica di sostenibilità ambientale, Timac ha operato con particolare impegno per la riduzione dei consumi idrici, investendo ad esempio nella performance degli impianti oltre che nella costruzione di nuove vasche per la raccolta delle acque di pioggia. Il risultato è che il consumo idrico si è ridotto di fatto di oltre il 50%».

 

Scarica l'allegato per leggere l'articolo completo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 9 settembre 2017.

Da redazione,

“Timac è soddisfatta di poter annunciare l’ulteriore potenziamento della messa in sicurezza della falda acquifera. Non più un punto di pompaggio, ma tre, e un nuovo e più moderno sistema di trattamento delle acque, tutto reso possibile con il via libera concesso dagli enti locali in una recente Conferenza di servizi. Il nuovo meccanismo di pump and treat sarà vigilato da Arpa con periodici campionamenti di verifica”. E’ quanto hanno annunciato in conferenza stampa i legali dell’azienda del gruppo Roullier Francesco Salvi e Matteo Benozzo (studio legale Pavia e Ansaldo). “In questo modo – hanno aggiunto – Timac ottempera completamente a tutti gli interventi imposti dalla delibera regionale n. 206/2016 previsti per la MISO falda, dopo aver, come è noto, già concluso da mesi quelli relativi alla MISO suolo definiti/approvati dalla DD 329/2015. Pertanto Timac ha adempiuto a tutto quello che gli enti hanno previsto e richiesto all’azienda nell’iter di messa in sicurezza complessivo dello stabilimento di Barletta”.

I legali di Timac hanno inoltre fatto riferimento ai dati pubblicati recentemente sul monitoraggio ambientale di Barletta: “L’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nel suo ultimo report ribadisce ciò che diciamo da 444 giorni. Poiché non è stato possibile individuare l’identità dell’inquinatore, IRSA-CNR suggerisce di allargare l’area oggetto del monitoraggio ambientale, perché non si può affermare il principio per il quale non conta chi inquina realmente ma chi, secondo alcuni, può permettersi il costo di risanare l’inquinamento prodotto da altri”.

Nel corso della conferenza stampa, l’azienda ha reso noti i risultati degli ultimi accertamenti sull’impatto ambientale dello stabilimento: “I rilievi svolti da Arpa Umbria per Arpa Puglia hanno confermato le nostre certezze sulle emissioni in atmosfera, riscontrando ad esempio per le (tanto discusse) polveri valori ben 200 volte inferiori ai limiti di legge”, ha sottolineato l’ingegnere Cédric Vienet, direttore dello stabilimento Timac di Barletta.

“I dati dimostrano che anche l’impatto di Timac sul traffico di Via Trani è irrilevante”, ha ribadito l’ingegnere Giuseppe Lombardi, responsabile ambientale dello stabilimento. “Dai risultati del monitoraggio sulla mobilità urbana di Barletta, resi noti alcune settimane fa, emerge che nel tratto di via Trani si registra, tra entrata e uscita, un totale di 17.625 passaggi giornalieri, di cui 1.447 di mezzi pesanti. Da questi dati sono state tratte conclusioni totalmente infondate. A pieno regime produttivo, infatti, tra ingresso e uscita, Timacinduce un traffico complessivo di mezzi pesanti pari mediamente a 25 automezzi al giorno. Pertanto, conti alla mano, l’impatto del traffico di mezzi pesanti indotti dalla Timac rispetto al totale riportato nello studio è circa dell’1,83% dei mezzi pesanti complessivi (e pari allo 0,15% rispetto al totale dei transiti). Stranamente, però, la presenza di mezzi pesanti è stata associata solo a due aziende (tra cui Timac), mentre non si è parlato affatto delle consistenti movimentazioni logistiche prodotte da centri commerciali o da altre numerose aziende presenti nell’area industriale di via Trani”.

L’ingegner Lombardi ha infine illustrato gli ultimi risultati raggiunti dall’azienda nella riduzione del consumo idrico: “Nell’ormai propria ottica di sostenibilità ambientale, Timac ha operato con particolare impegno per la riduzione dei consumi idrici, investendo ad esempio nella performance degli impianti oltre che nella costruzione di nuove vasche per la raccolta delle acque di pioggia. Il risultato è che il consumo idrico si è ridotto di fatto di oltre il 50%. Un’ulteriore riduzione è attesa nei prossimi mesi quando sarà operativo l’ormai famoso pump and treat, che prevede il riutilizzo all’interno del processo produttivo delle acque emunte dai 3 piezometri, previo adeguato processo di trattamento”.

 

Di seguito i servizi video realizzati sulla conferenza stampa dalle principali emittenti televisive:

Teleregione Color:

 

Amica9Tv:

 

TeleNorba: http://www.norbaonline.it/od.asp?i=33576&puntata=Barletta,-la-Timac-messa-in-sicurezza&pr=SERVIZI%20TG

 

Da redazione,

Timac Agro Italia convoca una conferenza stampa lunedì 3 aprile 2017 (ore 11) presso il proprio stabilimento di Barletta (Via Trani 21).

All’incontro interverranno gli avvocati Matteo Benozzo e Francesco Salvi (legali dell’azienda), Andrea Camaiora (responsabile delle relazioni esterne dell’azienda), l’ingegner Giuseppe Lombardi (responsabile ambientale dello stabilimento) e Cèdric Vienet (direttore dello stabilimento di Barletta).

Argomenti oggetto della conferenza stampa saranno:

1) implementazione dell’attività di bonifica della falda

2) stato del rapporto con gli enti locali e le autorità

3) recenti accertamenti Arpa, Asl e polizia locale

4) bonifica dell’area industriale di Barletta

5) progetto “Timac nelle scuole”

Da redazione,

Ieri, giovedì 22 dicembre, Timac Agro Italia ha tenuto una conferenza stampa presso la sede della Confindustria BAT a Barletta. Durante l’incontro sono intervenuti Andrea Camaiora (responsabile delle relazioni esterne dell’azienda), Simona Togni (responsabile del settore Operazioni), il direttore dello stabilimento di Barletta, Cèdric Vienet, e l’ing. Giuseppe Lombardi (responsabile ambientale dello stabilimento di Barletta). Erano presenti, inoltre, il direttore di Confindustria Puglia, Vittorio Colangiuli, il presidente della sezione chimica della Confindustria Bari-BAT, Sigfrido Cappa, e il presidente della Confindustria BAT, Sergio Fontana.

Durante la conferenza stampa sono state ulteriormente chiarite le modalità con cui l’azienda sta portando avanti l’operazione di pump and stock per la messa in sicurezza della falda. L'operazione consiste nell’emungimento dell’acqua di falda nei punti in cui si rilevano valori anomali, un successivo deposito temporaneo (stoccaggio) e una fase finale di smaltimento presso impianti di trattamento esterni.

Nell’incontro è stata annunciata anche un’altra importante novità relativa all’elaborazione del Bilancio di Sostenibilità 2016: se, infatti, per l’elaborazione del Bilancio di Sostenibilità dello scorso anno, Timac aveva consultato i dipendenti dell’azienda, quest’anno l’indagine delle istanze degli interlocutori sociali e istituzionali sarà ampliata fino a includere anche i clienti e i rappresentanti degli enti locali, che saranno chiamati nelle prossime settimane a esprimere le proprie opinioni sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’azienda. Si tratta, dunque, di un’ulteriore apertura di Timac ai soggetti protagonisti della vita della comunità barlettana. Un’apertura che verrà consolidata nella redazione del Bilancio di Sostenibilità 2017, in occasione della quale Timac punta a coinvolgere anche gli operatori del mondo dell’informazione.

Il servizio video realizzato sulla conferenza stampa da TeleSveva:

Il servizio video di TeleNorba: http://www.norbaonline.it/od.asp?i=15697&puntata=Barletta:-terminate-operazioni-bonifica-Timac&pr=SERVIZI%20TG

Da redazione,

«La Timac non inquina. E ad oggi non sono ancora note le vere fonti di inquinamento dell’aria nella zona industriale di via Trani». Ieri, lo hanno ribadito nuovamente a chiare lettere, nel corso di una conferenza stampa, i vertici del locale stabilimento della Timac Agro. Rispetto alla conferenza dello scorso 22 ottobre, la novità di questo nuovo incontro con la stampa è l’annuncio del «Pump & stock». E cioè: l’avvio da alcune settimane anche dell’intervento di messa in sicurezza della falda. Che consiste nell’emungimento dell’acqua di falda nei punti in cui si rilevano valori anomali, un successivo deposito temporaneo (stoccaggio) e una fase finale di smaltimento presso impianti di trattamento esterni.

«I diversi studi idrogeologici – hanno spiegato Cèdric Vienet e Giuseppe Lombardi, rispettivamente direttore e responsabile ambientale dello stabilimento di via Trani – hanno dimostrato, e ormai senza ombra di dubbio, che i valori anomali in falda non sono dovuti all’attività dello stabilimento Timac, la cui attività, si rammenti, è come si dice in gergo “a ciclo chiuso”, ossia priva di qualunque scarico nell’ambiente».

Scarica l'allegato per leggere l'articolo completo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 23 dicembre 2016.

 

Da redazione,

Timac Agro Italia convoca una conferenza stampa giovedì 22 dicembre 2016 (ore 11) presso la sede Confindustria BAT a Barletta (Via della Misericordia 34).

All’incontro interverranno Andrea Camaiora (responsabile delle relazioni esterne dell’azienda), i professori Matteo Benozzo e Francesco Bruno (legali dell’azienda), Simona Togni (responsabile del settore Operazioni dell’azienda), il direttore dello stabilimento di Barletta, Cèdric Vienet, e l’ing. Giuseppe Lombardi (responsabile ambientale dello stabilimento di Barletta).

Parteciperanno inoltre il presidente della sezione chimica della Confindustria Bari-BAT, Sigfrido Cappa, e il presidente della Confindustria BAT, Sergio Fontana.

Argomenti oggetto della conferenza stampa saranno:

  1. Bilancio di sostenibilità 2016: la novità del coinvolgimento degli enti locali 
  2. Pump and stock
  3. Studio idrogeologico e prossime iniziative dell’azienda

L’incontro avrà una durata di 35-40 minuti.

Da redazione,

“E ancora non si conosce l’identità del vero inquinatore dell’area industriale di Barletta”. Questa la frase posta in bella evidenza sul sito www.leragioniditimac.it dove spicca il contatore innescato per segnare il tempo trascorso dalla pubblicazione di uno studio idrogeologico Cnr-Arpa e da cui emerge la mancata individuazione dei veri responsabili dell’inquinamento nella zona industriale di via Trani, di fatto, scagionando la Timac (azienda che produce concimi e fertilizzanti per l’agricoltura).

Questo il tema dominante della conferenza stampa tenuta venerdì mattina dai vertici locali della Timac Agro Italia e presieduta dal direttore dello stabilimento di Barletta, Cèdric Vienet, dal responsabile ambientale dello stabilimento, Giuseppe Lombardi, dal legale dell’azienda, professor Francesco Bruno (esperto in diritto ambientale), e dal responsabile delle relazioni esterne, Andrea Camaiora.

Scarica l'allegato per leggere l'articolo completo pubblicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno il 22 ottobre 2016.

Da redazione,

Timac Agro Italia convoca una conferenza stampa venerdì 21 ottobre (ore 11) presso il proprio stabilimento di Barletta (Via Trani 21). All’incontro interverranno i legali di Timac – professori Matteo Benozzo e Francesco Bruno –, il responsabile ambientale dello stabilimento di Barletta, ing. Giuseppe Lombardi, e il responsabile delle relazioni esterne dell’azienda, Andrea Camaiora. Argomenti oggetto della conferenza stampa saranno:

1) concessione della proroga al sequestro dello stabilimento da parte della magistratura;

2) bonifica dell’area industriale di Barletta e ruolo degli enti locali;

3) emissioni di vapore acqueo;

4) novità riguardanti il blog "Le ragioni di Timac".

Al termine della conferenza stampa, i giornalisti invitati avranno la possibilità di effettuare una visita dello stabilimento.